domenica 9 marzo 2014

La Pentolaccia

Ed ora ci siamo proprio: è il momento di archiviare il Carnevale! Ma c'è ancora posto per delle minimicro mascherine
 La mascherina rossa ha dimensioni normali, sono le due bianche ad essere veramente piccoline
 circa cm 2
Tutto è nato qui: Sharon sa creare dei personaggi veramente fatati. Tra l'altro ha realizzato pochi giorni fa una topina piccina picciò, pronta per andare al ballo, con una mascherina altrettanto piccina. Sono rimasta incantata da tanta dolcezza e ho subito pensato che mi sarebbe piaciuto creare per lei una mascherina "a modo mio". Ed ecco due minimicro mascherine. Pensate che siano adatte per una  signorina così carina?
Oggi da Sharon è arrivato un baby topino con bavaglino, ciuccio e palloncino: e se provo a fargli un bavaglino "a modo mio"?

Ma cos'è questa "Pentolaccia"?


La tradizione della pentolaccia, più o meno sentita in diverse parti d’Italia, ha  origini antiche; risale infatti al Medioevo, quando veniva celebrata il giovedì di mezza Quaresima. Molti associano questa tradizione alla cultura messicana anche se in realtà arrivò dalla Cina grazie a Marco Polo e si diffuse in tutte le regioni italiane e poi in Spagna dove la prima domenica di Quaresima viene detta domingo de piñata.
Questo rito ha diverse spiegazioni. Qualcuno lo considera di buon augurio per l’anno nuovo vista la vicinanza con l’equinozio di primavera (un tempo l’anno iniziava in date diverse tra cui il 25 marzo); altri  lo vedono come un invito ad astenersi dai peccati di gola durante il successivo periodo.
In Puglia a metà della Quaresima c’era l’usanza di riunirsi in campagna e rompere un vaso di creta che era stato riempito di frutta secca, noci, lupini, e altri prodotti della terra, cioccolato e caramelle. Gli adulti, bendati, dovevano rompere il recipiente; al termine si consumava una focaccia ripiena di verdura, cipolla e pesce, i taralli e accompagnare il tutto con un bicchiere di buon vino. Nel Salento la pignata (cioè la pentolaccia) si svolgeva a cavallo tra Carnevale e la Quaresima ed era riempita con caramelle e confetti e veniva appesa al soffitto insieme ad altre che contenevano carbone e cenere; i bambini dovevano romperla e prendere quanti più dolci potevano.
In Basilicata ci si riuniva la prima domenica di Quaresima, detta carnevalicchio, per confrontarsi nel gioco della pignata, la pentola di argilla che si usava per cuocere i fagioli e che in questo caso era riempita di dolci. In alcune zone c’era anche un ballo di Quaresima e la pentola veniva appesa nella sala; qui dame e cavalieri facevano a turno per cercare di romperla: era quindi una festa più da adulti. La stessa cosa accadeva nei salotti delle famiglie napoletane.
La pentolaccia, solitamente di cartone o di cartapesta colorata, viene riempita di coriandoli e dolci. Di norma viene appesa a un albero o al soffitto, nel caso di una festa al chiuso, e a turno si cerca di colpirla per far cadere il contenuto. 

Vi lascio con un'altra mascherina, misure normali stavolta: è stata realizzata diversi anni fa da mia figlia. A scuola (materna) per Carnevale  avevano  realizzato delle mascherine di cartoncino ricoperte di palline di carta crespa colorate. Ma lei ne ha realizzata una con il materiale "ricco" che in casa non è mai mancato: perline, pillettes, fiori e foglie luccicanti.

Qualche pezzo s'è perso per strada, qualche anno ce l'ha, ma il risultato si vede ancora. Che dire, "buon sangue non mente".
Grazie per essere arrivate alla fine e ci "leggiamo" alla prossima.

25 commenti:

  1. Ciao Tina, buona festa della donna leggermente in ritardo!!! Carinissime le maschere davvero!!!!

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  2. Ma che emozione!!!!!!
    Dolcissima quella mascherina!!!
    Ora dobbiamo capire a chi farla indossare!!!
    2 cm....mmmm....distanza degli occhi??? :)
    Bacioni e buona domenica!

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    1. Circa 2mm. ma ne riparleremo. Grazie per la visita. Buona domenica anche a te. Tina

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  3. Cara Tina, sono veramente belle le tue mascherine che ci danno sempre un po di allegria.
    Ciao e buona domenica di sole cara amica.
    Tomaso

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    1. Grazie, Tomaso, il sole c'è qui in Salento. Buona domenica a te. Tina

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    2. Il Salento! Meravigliosa terra cara Tina!
      Buon inizio della settimana.
      Tomaso

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  4. ma quanto è bella questa mascherina....troooooooooppo carina!bravissima Tina!anche la maschera che ha realizzato tua figlia originalissima!!!buona domenica...bacioni simona:)

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    1. Grazie, Simona. Un'otimo giorno di festa anche a te. Tina

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  5. bravissima. Veramente delle mascherine splendide.

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  6. Ciao Tina,è sempre bello ricordare le tradizioni...da bambina era consuetudine partecipare alla pignata,purtroppo ultimamente anche nel nostro bel Salento questa usanza è un po' venuta meno,peccato!
    Ma come hai fatto a lavorare quelle minuscole mascherine,che carine,anche quella di tua figlia è molto bella,brave!
    Un abbraccio

    Letizia

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    1. In effetti, più tempo passa e meno sembra carnevale. Non ho visto una mascherina in giro, quest'anno. Forse alle nuove generazioni non piace vestirsi in maschera. Peccato!. Grazie della visita. Tina

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  7. Che carine le minimicro mascherine!! Che dire di quella tutta perline??
    Allegra.

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  8. Che meraviglia le micro mascherine!!! Incredibili!
    Un abbraccio!

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  9. Miao-grazie per essere passata alla mia festa! x te:
    CLICCA QUI

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  10. Beh che dire...la tua bimba è troppo brava! è bellissima quella mascherina, anche quelle della mamma eh!!! ma la sua è proprio speciale.
    Un abbraccio!
    Sara

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    1. Vero, e se pensiamo che è partita da una mascherina di palline di carta! Grazie per esserci. Tina

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  11. The mini masques are so cute! Great job, Tina :-)
    Sunny greetings, Nata

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  12. Grazie. Il tuo blog ha un nome veramente interessante. Vengo a vedere. Tina

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  13. ma guarda te se sono bellissime quelle mascherine ine ine .... fantastiche mi chiedo come fai a lavorare n così piccolo .... ma certamente lo so già le fatine sono capaci di tutto .....bellissime queste origini ... tutto affascinante ... e con una mamma così ... buon sangue non mente ... un abbraccio
    giusi

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Grazie per essere state mie gradite ospiti. Mi farebbe piacere sapere cosa ve ne pare di quello che avete visto. E se vi è piaciuto..... ditelo alle amiche!
Thank you for being my kind guests. Your comment would be appreciated.