E' un po' presto per Natale, ma mai troppo presto per chi realizza da sé tutto quello che rende speciale questa festa.
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martedì 20 agosto 2019
mercoledì 13 dicembre 2017
L'avvento creativo
Adoro il calendario dell'avvento sin da quando ho scoperto della sua esistenza e ne preparo uno ogni anno da ormai 23 anni.
Quest'anno partecipo ad un'iniziativa su un calendario dell'avvento molto particolare. L'idea è di Veronica che ha invitato 24 creative a realizzare un tutorial su qualcosa a tema Natale, un tutorial al giorno dal 1 al 24 dicembre
Quest'anno partecipo ad un'iniziativa su un calendario dell'avvento molto particolare. L'idea è di Veronica che ha invitato 24 creative a realizzare un tutorial su qualcosa a tema Natale, un tutorial al giorno dal 1 al 24 dicembre
martedì 25 luglio 2017
Christmas in July
Ovvero.... Natale a luglio! E siccome non è mai troppo presto per pensare al Natale (tra 5 mesi siamo quasi a S. Stefano), ecco delle nuove casette
martedì 31 gennaio 2017
Le casette sull'albero
In genere è una sola la casetta sull'albero, se si ha un giardino con un albero bello grande dove costruirla. Io non ho un giardino ma una volta all'anno, per una ventina di giorni, ho un bell'albero dentro casa e così ho potuto anche io "costruire" non una, ma tante casette sull'albero. La casetta di Zenzerino
giovedì 26 gennaio 2017
Il trenino dei regali
Mi piacciono tanto i trenini natalizi e in passato ne ho comprato diversi: uno tutto bianco, con candeline, guidato da un pupazzo di neve; uno di latta, verde, rosso e oro; uno di ceramica con tanti regali, animali e bambini affacciati dai finestrini. Ma il trenino di questo Natale l'ho fatto io:
lunedì 16 gennaio 2017
Swap cartoline tessili
Ancora soggetti natalizi quando domani prenderà il via il Carnevale, ma per me il Natale appena passato è stato molto anomalo. Una caduta dalle scale mi ha procurato una frattura alla caviglia: gesso e divieto di carico dal 07 dicembre al 13 gennaio. Perciò non sono potuta uscire e mi sono perso tutta l'atmosfera natalizia: le strade, le case e i negozi addobbati, la gente di corsa per i regali, le vetrine luccicanti. Per fortuna, prima di immobilizzarmi sono riuscita a spedire le cartoline dello Swap Mail Art a cui ho partecipato.
giovedì 29 dicembre 2016
Stella d'argento
Qualcosa di più tradizionale, oltre i colori: lana bianca e un filo sottile di lurex argento lavorati insieme a maglie basse, una fascia cucita poi attorno a una stella di polistirolo.
martedì 27 dicembre 2016
Un Natale a colori
I colori del Natale per me sono sempre stati l'oro, il rosso, il verde, l'argento con qualche rara incursione nel blu per far contenta mia figlia. Tutto rigorosamente in lurex luccicante.
domenica 25 dicembre 2016
martedì 20 dicembre 2016
Swap Noel + Swap Autunno
martedì 6 dicembre 2016
Cartoline per dire: Auguri
Come vi ho detto qui, ho partecipato ad uno swap di cartoline tessili realizzate interamente a mano. Regole da rispettare: su una base bianca si potevano usare tre colori: rosso, verde, oro, ma non tutti insieme, solo due: rosso e verde, rosso e oro, verde e oro.
domenica 27 novembre 2016
giovedì 7 gennaio 2016
I giochi di Natale
La tombola
è un tradizionale gioco da tavolo nato nella città di Napoli nel XVIII secolo, come alternativcasalinga al gioco del lotto.
Secondo la
tradizione, la tombola sarebbe nata nel 1734 da una discussione tra il re Carlo di Borbone e il frate domenicano Gregorio Maria Rocco circa il gioco del lotto,
che il primo voleva sotto controllo pubblico, per evitare che in seguito alla
sua soppressione vi fosse il fiorire del lotto clandestino, e il secondo
considerava immorale per motivi religiosi. Il compromesso fu trovato vietando
il gioco durante le festività natalizie, durante le quali le famiglie si
organizzarono con questa versione da casa, che divenne presto una consuetudine
di quei giorni dell'anno.
Equivalente al gioco del bingo, la
tombola è tecnicamente un gioco d’azzardo, in quanto i partecipanti sono tenuti
al versamento di una somma in denaro che viene poi ridistribuita come premio ai
vincitori. Tuttavia, la tombola italiana viene normalmente giocata in un
contesto familiare e le somme che si impegnano e si vincono hanno solitamente
valori puramente simbolici
Il carattere
casuale del gioco unito al talvolta notevole valore dei premi in palio ha reso
il termine tombola sinonimo di evento fortunato o di acquisizione
fortuita di una ricchezza o somma di denaro.
Un giocatore con ruolo di croupier
ha a disposizione un tabellone sul quale sono riportati tutti i numeri da 1 a
90, e un sacchetto riempito con pezzi numerati in modo analogo.
Il suo
compito consiste nell'estrarre i pezzi in modo casuale, e annunciare agli altri
giocatori il numero uscito. I giocatori dispongono di una o più cartelle
precedentemente acquistate, composte da 3 righe, su ciascuna delle quali sono
riportati cinque numeri compresi tra 1 e 90.
Ogni volta
che il numero estratto è presente su una o più delle sue schede, il giocatore
"copre" la casella corrispondente. Nella versione tradizionale della
tombola, le schede sono semplici cartoncini stampati e i numeri vengono coperti
con fagioli, ceci, lenticchie, pastina o altro materiale disponibile. Tali cartelle sono
realizzate in gruppi di sei in modo che in ogni gruppo i numeri da 1 a 90
capitino una ed una sola
mercoledì 6 gennaio 2016
La ricerca continua.......
Babushka
Babushka aveva la casa più pulita, lavata e meglio tenuta del villaggio. Il giardino era bellissimo, la cucina superba. Dall'alba al tramonto Babushka era occupata a strofinare, lucidare, ordinare.
Così non vide la stella luminosa che illuminò la notte. Non vide la linea di luci tremolanti che avanzavano verso il villaggio. Non udì il suono delle zampogne e dei tamburi e quello delle campane che diventava sempre più forte. Non udì le voci ed i sussurri dei suoi compaesani.
Ma il bussare alla porta, questo non poteva non sentirlo.
"Che c'è?", chiese, mentre apriva uno spiraglio della porta. Vide la faccia rugosa di un pastore con il naso paonazzo per il freddo e fiocchi di neve nei capelli. "Puoi farci scaldare un pò al tuo fuoco, per favore?" chiese il pastore.
Babushka pensò ai suoi pavimenti lucidi, alla sua tranquillità messa a soqquadro, ma li fece entrare. I pastori spalancarono gli occhi alla vista del pane fatto in casa, dei dolci, delle marmellate e delle conserve di Babushka. E lei, che aveva buon cuore, li rifocillò.
Babushka aveva la casa più pulita, lavata e meglio tenuta del villaggio. Il giardino era bellissimo, la cucina superba. Dall'alba al tramonto Babushka era occupata a strofinare, lucidare, ordinare.

Ma il bussare alla porta, questo non poteva non sentirlo.
"Che c'è?", chiese, mentre apriva uno spiraglio della porta. Vide la faccia rugosa di un pastore con il naso paonazzo per il freddo e fiocchi di neve nei capelli. "Puoi farci scaldare un pò al tuo fuoco, per favore?" chiese il pastore.
Babushka pensò ai suoi pavimenti lucidi, alla sua tranquillità messa a soqquadro, ma li fece entrare. I pastori spalancarono gli occhi alla vista del pane fatto in casa, dei dolci, delle marmellate e delle conserve di Babushka. E lei, che aveva buon cuore, li rifocillò.
martedì 5 gennaio 2016
Tutti per uno......
C'era una volta, tanto tempo fa, in un piccolo villaggio, la bottega di un falegname. Un giorno, durante l'assenza del padrone, tutti i suoi arnesi da lavoro tennero un gran consiglio.
La sedutra fu lunga e animata, talvolta anche veemente. Si trattava di escludere dalla onorata comunità degli utensili un certo numero di soci.
Uno di essi prese la parola: "Dobbiamo espellere nostra sorella Sega, perchè morde e fa scricchiolare i denti. Ha il carattere più mordace della terra".
Un altro intervenne: "Non possiamo tenere fra noi nostra sorella Pialla: ha un carattere tagliente e pignolo, da spelacchiare tutto quello che tocca".
lunedì 4 gennaio 2016
Il pastorello e la pagliuzza
I pastori che erano stati alla stalla di Betlemme a onorare il Bambino Gesù tornavano a casa. Erano arrivati tutti con le braccia cariche di doni e ora se ne partivano a mani vuote.
Eccetto uno. Un pastore giovane aveva portato via qualcosa dalla stalla santa di Betlemme. Una cosa che teneva stretta nel pugno. Gli altri lì per lì non ci avevano fatto caso, finchè uno di essi disse: "Cha cos'hai in mano?".
"Un filo di paglia", rispose il giovane pastore, "un filo di paglia dalla mangiatoia in cui dormiva il Bambino".
"Un filo di paglia!" sghignazzarono gli altri. "E' solo spazzatura. Buttalo via!".
Il giovane pastore scosse il capo. "No", disse, "lo conservo. Per me è un segno, un segno del Bambino. Quando tengo questa pagliuzza nelle mie mani mi ricordo di lui e quindi anche di quello che hanno detto di lui gli angeli".
domenica 3 gennaio 2016
I pacchi chiusi
I regali nello sgabuzzino
Il postino suonò due volte. Mancavano cinque giorni a Natale. Aveva tra le braccia un grosso pacco avvolto in carta preziosamente disegnata e legato con nastri dorati.
"Avanti", disse una voce dall'interno.
Il postino entrò. Era una casa malandata: si trovò in una stanza piena d'ombre e di polvere. Seduto su una poltrona c'era un vecchio.
sabato 2 gennaio 2016
La commessa e la cliente
Signora, si chiude
Era la Vigilia di Natale e la commessa non vedeva l'ora di andarsene. Pensava in continuazione alla festa che l'attendeva appena finito il lavoro. Sentiva già i mormorii di ammirazione che l'avrebbero accompagnata mentre entrava vestita con l'abito da sera di velluto, con il cavaliere che la scortava.... Quando arrivò l'ultima cliente.
Mancavano solo cinque minuti alla chiusura. "Non è possibile che venga proprio al mio banco", pensò. Finse di non sentire quando quella si schiarì la voce e disse piano: "Signorina, signorina... quanto costano quelle calze?".
"Credo che sul cartellino ci sia scritto 6.000 lire" rispose brusca.
"Non ne avete di meno care?".
"Tremila e cinque" scattò guaradando l'orologio.
"Mi faccia vedere quelle meno care".
Era la Vigilia di Natale e la commessa non vedeva l'ora di andarsene. Pensava in continuazione alla festa che l'attendeva appena finito il lavoro. Sentiva già i mormorii di ammirazione che l'avrebbero accompagnata mentre entrava vestita con l'abito da sera di velluto, con il cavaliere che la scortava.... Quando arrivò l'ultima cliente.
Mancavano solo cinque minuti alla chiusura. "Non è possibile che venga proprio al mio banco", pensò. Finse di non sentire quando quella si schiarì la voce e disse piano: "Signorina, signorina... quanto costano quelle calze?".
"Credo che sul cartellino ci sia scritto 6.000 lire" rispose brusca.
"Non ne avete di meno care?".
"Tremila e cinque" scattò guaradando l'orologio.
"Mi faccia vedere quelle meno care".
venerdì 1 gennaio 2016
L'uomo e l'agnellino
Un grido nella notte
In una notte buia e profonda un uomo stava per morire. Era la vigilia di Natale. L'uomo era diretto a casa. Per tutto l'anno aveva lavorato nei boschi, sulle montagne, lontano dal suo paese. Aveva lavorato disperatamente, senza sosta, ma anche così era riuscito a mettere da parte ben poco denaro. Aveva deciso ugualmente di tornare a casa.
Ma proprio mentre usciva dalla foresta, era scoppiato uno spaventoso temporale. la casa dell'uomo era ancora lontana chilometri e chilometri.
L'uomo era sotto una quercia quando un fulmine squarciò la pianta. Rami gli caddero addosso. Fuggì via. Perdeva sangue da un braccio e da una gamba. Fuggiva sotto la grandine, coprendosi appena la testa con le mani. Via, via, lontano dalla foresta da cui era sbucato il fulmine.
giovedì 31 dicembre 2015
La stella nell'acqua
Il re nero
Come certamente sapete, i tre Re Magi provenivano da punti diversi del mondo. Due erano bianchi, il terzo era nero.
I tre seguivano la stella che li guidava dall'alto del cielo. Ma una notte la persero.
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