Qui in Salento il caldo si fa ancora sentire, perciò che ne dite di una bella gita in barca? Possiamo visitare la bellissima costa adriatica, arrivare alla Grotta Zinzulusa o a Leuca. Dai, prendete creme protettive e asciugamano e salite a bordo...
Visualizzazione post con etichetta vacanze/holidays. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta vacanze/holidays. Mostra tutti i post
martedì 8 settembre 2015
martedì 30 dicembre 2014
Il tempo dei regali
Care amiche creative, come procede questo periodo di festa? Tra panettoni, pandoro, brindisi e regali......
E, a proposito di regali e pacchetti
per Giulia, 8 anni, il regalo nel pacchetto accompagnato da un alberello di plexiglass decorato con adesivi natalini e chiuso da un fiocco verde di organza che nasconde slip rossi portafortuna.
E, a proposito di regali e pacchetti
per Giulia, 8 anni, il regalo nel pacchetto accompagnato da un alberello di plexiglass decorato con adesivi natalini e chiuso da un fiocco verde di organza che nasconde slip rossi portafortuna.
venerdì 15 agosto 2014
Ferragosto
La parola "Ferragosto" ha le sue radici nel rito pagano. Deriva dal latino Feriae Augusti, "riposo di Augusto", dal nome di una festività introdotta in onore dell'imperatore romano Augusto nell'8 a.C., che si associava ai riti pagani dei Vinalia rustica o dei Consualia con cui sic celetravano i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli dal prim o giorno del mese di agosto. Questa celebrazione, che di solito veniva festeggiata a settembre, alla fine del ciclo della stagione estiva, fu spostata da Augusto all'inizio di agosto.
Le Feriae Augusti o Augustali, erano un periodo di riposodal lavoro e si svolgevano tra riti colettivi, banchetti, bevute ed eccessi a cui tutti potevano partecipare, compresi schiavi e serve. Raggiungevano il loro picco il 15 agosto ed erano così radicate che la Chiesa, invece di tentare di sradicarle, decise di cristianizzarle. Fu così che nel sec. VI, le Feriae Augusti furono trasfornmate nella celebrazione dell'Assunzione in cielo di Maria.
L'usanza della gita fuori porta arriva durante il fascismo, quando il regime iniziò ad organizzare gite popolari attraverso le associazioni del dopolavoro, istituendo i "Treni popolari di Ferragosto", per permettere ai più poveri di visitare l'Italia e recarsi nelle località balneari. Poichè il vitto non era previsto, nacque l'usanza del pranzo al sacco
Il giorno di Ferragosto i lavoratori ricevevano una mancia dal padrone, per poter godere della festa che divenne obbligatoria per decreto pontificio nel Rinascimento.Mentre le mie creazioni con stoffine che ricordano posti stupendi per le vacanze, vi augurano un Buon Ferragosto. Alla prossima
venerdì 13 settembre 2013
Viaggio nello spazio e nel tempo
Ciao a tutte e benvenute a Giusy P., Elisa, Marcia Cristina, giovanna.ciaccio, fabiangel. Grazie a voi per esservi unite al gruppo grazie a tutte le amiche che passano e si fermano per scambiare due parole o solo per dare un'occhiata.
Oggi vi parlo delle mia vecanze-lampo in quel di Bari, dove Qualcuna aveva test universitario. E mentre la Qualcuna lavorava, qualcun altro se ne è andato in giro a fare il turista per caso.
La zona intorno alla Basilica di S. Nicola
La facciata della Basilica
La porta principale
Sulla destra di questa grata c'era una fila di persone (che ho evitato di riprendere) che aspettava di inchinarsi su di un punto preciso dell'ultimo gradino.
Nella piccola cripta a sinistra, nel sotterraneo della Basilica, era in corso una celebrazione per un gruppo di persone che penso fossero turisti dalla Russia, come quelli in fila. Vedete le tre persone sulla destra? Cantavano in un modo che non saprei definire, una melodia unica, una musica di voci che avrei ascoltato per ore. E sarei anche rimasta ad assistere alla celebrazione, molto diversa dalla nostra messa. E ho anche notato una cosa curiosa: qualche signora aveva un vestito con bretelline, quindi piuttosto scollato, ma tutte avevano il capo coperto!
Ma c'era da andare a riprendere la futura universitaria e allora, molto a malincuore, ho lasciato questo posto celestiale.
Uno sguardo sui vicoli della città vecchia
E mi sono ritrovata a Positano, Taormina, Otranto, nelle viuzze di Monte S. Angelo
o dei paesini d'Abruzzo: Scanno, Civitella Alfedena, Villetta Barrea, Opi
Questa statua stava in mezzo alla strada, chissà chi ce l'aveva messa e che rappresenta!
"Mare mare mare.... voglio annegare, portami lontano a naufragare.... via via via da queste sponde...portami lontano tra le onde...." cantava Franco Battiato. Peccato che a Pane e Pomodoro il mare è solo da vedere, della serie "si vede ma.... meglio non toccare!" La gente c'era, ma nessuno in acqua, bagno vietato.
E il picnic all'ombra di un albero mi ha riportato ai picnic sulle rive del lago di Scanno e di Barrea.
Sulla via di casa fermata ad Ostuni, la città bianca, vista sempre da lontano e mai da vicino.
Ma guarda te: anche qua c'è una statua come quella di Bari, dev'essere un'usanza dei posti!
Panorama stupendo!
E qui finisce il mio viaggio nel tempo e nello spazio, viaggio del presente che mi ha riportata a viaggi passati e tempi andati ma vivi nel cuore e nella mente. Buona domenica.
Oggi vi parlo delle mia vecanze-lampo in quel di Bari, dove Qualcuna aveva test universitario. E mentre la Qualcuna lavorava, qualcun altro se ne è andato in giro a fare il turista per caso.
La zona intorno alla Basilica di S. Nicola
La facciata della Basilica
La porta principale
Sulla destra di questa grata c'era una fila di persone (che ho evitato di riprendere) che aspettava di inchinarsi su di un punto preciso dell'ultimo gradino.
Nella piccola cripta a sinistra, nel sotterraneo della Basilica, era in corso una celebrazione per un gruppo di persone che penso fossero turisti dalla Russia, come quelli in fila. Vedete le tre persone sulla destra? Cantavano in un modo che non saprei definire, una melodia unica, una musica di voci che avrei ascoltato per ore. E sarei anche rimasta ad assistere alla celebrazione, molto diversa dalla nostra messa. E ho anche notato una cosa curiosa: qualche signora aveva un vestito con bretelline, quindi piuttosto scollato, ma tutte avevano il capo coperto!
Ma c'era da andare a riprendere la futura universitaria e allora, molto a malincuore, ho lasciato questo posto celestiale.
Uno sguardo sui vicoli della città vecchia
E mi sono ritrovata a Positano, Taormina, Otranto, nelle viuzze di Monte S. Angelo
o dei paesini d'Abruzzo: Scanno, Civitella Alfedena, Villetta Barrea, Opi
Questa statua stava in mezzo alla strada, chissà chi ce l'aveva messa e che rappresenta!
"Mare mare mare.... voglio annegare, portami lontano a naufragare.... via via via da queste sponde...portami lontano tra le onde...." cantava Franco Battiato. Peccato che a Pane e Pomodoro il mare è solo da vedere, della serie "si vede ma.... meglio non toccare!" La gente c'era, ma nessuno in acqua, bagno vietato.
E il picnic all'ombra di un albero mi ha riportato ai picnic sulle rive del lago di Scanno e di Barrea.
Sulla via di casa fermata ad Ostuni, la città bianca, vista sempre da lontano e mai da vicino.
Ma guarda te: anche qua c'è una statua come quella di Bari, dev'essere un'usanza dei posti!
Panorama stupendo!
E qui finisce il mio viaggio nel tempo e nello spazio, viaggio del presente che mi ha riportata a viaggi passati e tempi andati ma vivi nel cuore e nella mente. Buona domenica.
Iscriviti a:
Post (Atom)