Nonostante le credenze popolari, il gufo e la civetta sono
animali che portano fortuna.
L'abitudine del gufo di vivere appartato e star sveglio di notte ha fatto si che venisse considerato uccello del malaugurio. In realtà il gufo è il simbolo della saggezza e della sapienza: nel Medioevo gli studenti sostenevano gli esami portando addosso amuleti a forma di gufo.
Una leggenda ci dice che una volta era un uccello diurno con una voce splendida. Ma dopo aver assistito alla morte di Gesù sul Golgota, odiò la luce del sole e trasformò il suo canto soave, in singhiozzo per la morte del figlio di Dio.
L'abitudine del gufo di vivere appartato e star sveglio di notte ha fatto si che venisse considerato uccello del malaugurio. In realtà il gufo è il simbolo della saggezza e della sapienza: nel Medioevo gli studenti sostenevano gli esami portando addosso amuleti a forma di gufo.
Una leggenda ci dice che una volta era un uccello diurno con una voce splendida. Ma dopo aver assistito alla morte di Gesù sul Golgota, odiò la luce del sole e trasformò il suo canto soave, in singhiozzo per la morte del figlio di Dio.
Oltre a portare fortuna le civette, possono essere sinonimo di protezione. Infatti,
anticamente, inchiodandone una morta sullo stipite della porta dei fienili o
sotterrandone una davanti alla porta di casa si credeva che questa tenesse
lontano il male.
In alcuni posti si usava anche cucire una piuma di civetta sul vestito delle spose come portafortuna, e in molte case c’era il cosiddetto “crepuscolo del mattino”, cioè un foro praticato subito sotto il tetto che serviva come nido per le civette, che così sarebbero state riconoscenti per l’ospitalità ed avrebbero tenuto lontano il male.
In alcuni posti si usava anche cucire una piuma di civetta sul vestito delle spose come portafortuna, e in molte case c’era il cosiddetto “crepuscolo del mattino”, cioè un foro praticato subito sotto il tetto che serviva come nido per le civette, che così sarebbero state riconoscenti per l’ospitalità ed avrebbero tenuto lontano il male.