I tre Re

 

Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, i tre sapienti che provenivano dal lontano Oriente, erano guidati da una stella cometa, un astro splendente che mai prima era apparso in cielo. Lo studio di questo fenomeno li aveva avvisati che stava per accadere qualcosa di veramente grande. Avevano allora consultato molti libri e in uno avevano trovato una profezia: "Nascerà da umile dimora un bambino che diverrà il Salvatore del mondo, il Re dei re! Al suo apparire ci saranno schiere di angeli ad accoglierlo sulla terra e si verificheranno cose mai viste prima". Allora i tre decisero di seguire la stella per rendere omaggio al bambino. Portavano tre doni simbolici: l'oro che era il dono riservato ai sovrani; l'incenso perchè veniva bruciato solo in onore delle divinità; la mirra che anticamente era utilizzata durante le cerimonie funebri e che sarebbe divenuta il simbolo della futura resurrezione di Cristo, il Re che trionfò sulla morte. 
 Dopo un lungo cammino i tre giunsero a Gerusalemme dove videro un castello su una collina e, pensando che un re potesse nascere solo in una dimora come quella, vi si recarono. Li accolse, invece, Erode, un sovrano dal cuore cattivo che, dopo aver ascoltato la loro storia, chiese loro di fargli sapere dove si trovasse il bambino, perchè anche lui voleva adorarlo. In realtà voleva solo eliminare qualcuno che poteva mettere in pericolo il suo potere. 

I Magi ripresero il cammino e, guidati dalla stella, giunsero in un paesino. Qui la stella cominciò a brillare con maggiore intensità, indicando un punto preciso in piena campagna. 
In una stalla trovarono un bambinio nato da poco, accudito da Giuseppe, il padre, e da Maria, la madre. Vedendo l'amore e la concordia che reganavano in quella umile famiglia, nonstante gli stenti, i magi capirono di aver trovato quello che cercavano e deposero il loro preziosi doni ai piedi della mangiatoia dove era stato adagiato il piccolo. Poi andarono via, contenti per aver reso omaggio per primi al Salvatore del mondo.

 Decisero, però, di non tornare da Erode perchè avevano capito che era una persona malvagia. Quando non li vide tornare Erode capì che le sue intenzioni erano state scoperte e, per eliminare chiunque potesse mettere in pericolo il suo potere,  ordinò al capo delle sue guardie di uccidere tutti i bambini della regione al di sotto dei tre anni di età.
Quella stessa notte un angelo apparve in sogno a Giuseppe e lo avvertì che le truppe di Erode stavano per arrivare, doveva prendere Gesù e Maria e scappare, altrimenti Gesù sarebbe stato ucciso. 
In piena notte Giuseppe preparò il necessario per la fuga: sarebbero andati in Egitto, dove poteva trovare lavoro come falegname. 
I pastori che di notte sorvegliavano le pecore, videro la famigliola che scappava in fretta, capirono che erano in pericolo e accesero dei grandi fuochi lungo tutta la strada, per illuminare il cammino all'asinello e impedire che si fermasse. 
Per questo, ancora oggi, ogni anno il 6 gennaio per ricordare quella notte, si accendono falò nelle piazze e nelle campagne.