giovedì 9 gennaio 2014

La Befana.......

è venuta di notte, con le scarpe tutte rotte
e la cuffia alla romana, viva viva la Befana....
Il suo nome è la storpiatura di "Epifania", termine con cui si indica una festa religiosa. Il nome di questa festa deriva da un termine greco che significa "rivelazione" e si riferisce alla rivelazione di Gesù come figlio di Dio, ai Re Magi, avvenuta nel giorno dell'Epifania. 
In un primo tempo questa vecchietta si chiamava "strega di Befania", poi divenuto Befana. Non ha un bell'aspetto e un tempo si divertiva a fare dispetti. Lascia i suoi doni dentro una calza che si deve appendere al camino o lasciare nelle scarpe ai piedi del letto. 

 
Tanto tanto tempo fa, ai nostri nonni, portava doni meno ricchi di quelli che porta oggi: qualche mandarino, qualche noce, castagne, lupini, caramelle di orzo fatte in casa. 
Ma... cosa sappiamo di questa vecchietta?


Molti secoli fa, in uno sperduto paesino dell'Oriente, viveva una povera vecchia. La sua casa era molto vicina ad un bosco pieno di animali selvatici. La vecchia aveva un aspetto sgradevole e nessuno osava avvicinarla, anche perchè si credeva che fosse una strega cattiva. Ma in realtà Befana non era cattiva: viveva sola e triste da quando il marito era morto. Non avevano avuto figli ma, poichè sapevano costruire bellissimi  giocattoli, la loro casa era sempre stata piena di bambini. Dopo la morte del marito, Befana aveva abbandonato tutto e si era ritirata a vivere in quel luogo sperduto, ma tranquillo. Viveva di quello che riusciva a trovare nel bosco.
Una fredda notte di gennaio, mentre fuori cadeva la neve e faceva un freddo tremendo, Befana se ne stava al calduccio nella sua umile casetta, quando sentì bussare alla porta. Aprì e si trovò di fronte tre distinti signori, vestiti con tuniche ornate d'oro e con un seguito di servi e muli carichi di tutto quello che serviva per il loro viaggio. Befana li fece accomodare nella sua piccola casa e li invitò a fermarsi per la notte. I tre entrarono, la ringraziarono per la gentilezza ma dissero che non si potevano fermare, avevano molta fretta e volevano ripartire nonostante il freddo. Le spiegarono che stavano andando a portare i loro doni al Salvatore del mondo, il bambino nato da pochi giorni e che  le stelle avevano indicato loro la strada per raggiungerlo. La invitarono ad unirsi a loro, ma Befana declinò l'invito. I tre ripresero il viaggio e Befana rimase nuovamente da sola. Si mise a letto, ma continuava a pensare a quello che le era stato detto e si rimproverava per aver rifiutato l'invito dei tre uomini. La mattina seguente decise di andare a cercarli. Riempì un sacco con dei giocattoli che aveva costruito anni prima con il marito, e con dolci, frutta secca e altre cose buone, perchè non poteva presentarsi al Re dei re a mani vuote, e si mise in cammino.
Cammina, cammina Befana si rese conto di essersi persa: non c'era traccia dei tre uomini e non sapeva più come tornare indietro o che direzione seguire. Sconsolata, si mise a sedere sotto una grande quercia, appoggiandosi alla scopa che si era portata per sostenersi nel viaggio e si addormentò. Ma lo spirito della quercia ebbe compassione di lei e le parlò nel sonno: le disse che, anche se non avesse incontrato il Re dei re, avrebbe potuto trovare la sua innocenza e dolcezza in ogni bambino della terra. Ogni anno, nella notte in cui i Re Magi le avevano fatto visita, avrebbe portato i suoi doni a tutti i bambini buoni.
Poi lo spirito della quercia riconobbe nel manico della scopa della Befana un suo ramo che era stato tagliato anni prima e gli infuse vita. Quando si svegliò, Befana si trovò a cavalcioni della scopa, mentre sorvolava paesi e campagne per tornare a casa.
Da allora ogni anno entra nelle nostre case per portare dolci e giocattoli ai bambini buoni. Ai cattivi lascia cenere e carbone.
E i Re Magi....... che dire di loro? Ritornate  se siete curiose di saperne di più!

Partecipo a "Cominciamo bene"
 
 

10 commenti:

  1. Non avevo mai letto la storia della Befana ed è bellissima!!! Grazie di cuore per averla condivisa. Ora la doce Befana mi fa ancora più tenerezza...
    Un abbraccio,
    Sharon

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    1. Io non mi offendo più se mi chiamano "befana", anzi, sono contenta! Grazie per essere passata. Tina

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  2. che bella la tua befana...e la storia una magia!!!!mi piace sentire queste storie e raccontarle!ti abbraccio simona

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    1. Anche a me piacciono tanto queste storie e sono stata veramente felice per aver potuto raccontarle a lettrici interessate. Grazie. Tina

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    2. ..il mercatino è andato bene... i gufi sono piaciuti tanto!!!!grazie mille...baci

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    3. Benissimo, sono molto contenta per te. Tina

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  3. ma che carina la tua befana e anche le calze.

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  4. Ma che bella la tua befana! E grazie per questa storia che non conoscevo.
    Aspetto di leggere quella sui Re Magi.
    Grazie pare aver partecipato alla nostra raccolta con la befana e le calze..
    Pinnate.
    Un abbraccio
    Maria

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  5. Che bella questa storia, mi è piaciuta molto.
    Grazie per averla condivisa e buon 2017, che sia sempre più pieno di creatività. =)
    Dani

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Grazie per essere state mie gradite ospiti. Mi farebbe piacere sapere cosa ve ne pare di quello che avete visto. E se vi è piaciuto..... ditelo alle amiche!
Thank you for being my kind guests. Your comment would be appreciated.